MODENA
domenica 21 ottobre 2001, S. Orsola
   
Ecco un bel libro «sulla» scienza
e i dubbi sono più delle certezze
Porto franco Un consiglio per le scuole

di Franco Battaglia

Nelle scuole vi è la sana abitudine di affiancare un'opera monografica al libro di testo.
Così è per la letteratura, la storia o la filosofia.
Chi completa gli studi pre-universitari avrà dovuto approfondire, che so, una commedia di Shakespeare, un saggio di Kant, un romanzo di Verga.
Penso sia bene estendere l'abitudine alle discipline scientifiche. In questo caso, però, monografie di matematica, fisica, chimica o biologia rischiano di essere incomprensibili e, se sono di natura "divulgativa", rischiano di essere inutili, quando non dannose.
Invece, se non monografie "di" scienza, le monografie "sulla" scienza possono avere un grande valore formativo.
Purché siano firmate da scienziati: abbondano filosofi, pensatori, intellettuali, sedicenti o riconosciuti tali, con la pretenziosità di raccontare come funziona la scienza senza aver mai fatto scienza.
A chi ha figli o nipoti adolescenti e volesse far loro un bel regalo, mi permetto di proporre «Realtà o illusione?» di Silvano Fuso.
L'autore, che è uno scienziato, si propone di aiutare il lettore a distinguere tra scienza e pseudoscienza; una distinzione non sempre ovvia a causa, a volte, della labilità dei confini che le dividono.
Fuso inizia col ricordare come, nella storia del pensiero si sono avvicendati, in successione temporale, i momenti mitologico, filosofico, e scientifico, senza però che la nascita del nuovo pensiero abbia cancelleto quello antico: oggi, di fatto, tutti e tre quei momenti convivono.
Il pensiero scientifico, nato con Galileo e affermatosi solo molto dopo, ha una portata conoscitiva che non ha mai cessato di essere analizzata.
L'essenziale delle principali analisi (dalla positivista all'empirista, dalla pragmatista alla operazionista, sino alla logico-empirista) è lucidamente colto da Fuso e offerto al lettore con linguaggio preciso e competente, assieme ad una rassegna del pensiero dei più significativi nomi della moderna epistemologia (Kuhn, Lakatos, Feyerabend, Popper).
Fuso si dedica ad illustrare come funziona la Scienza.
Essa nega ogni principio di autorità diverso da quello del mutuo consenso: l'autorità scientifica si stabilisce "tra" gli scienziati e non "al di sopra" di essi; e non è neanche fondata sul principio democratico della "maggioranza".
Naturalmente gli scienziati sono uomini, e anche all'interno della comunità scientifica possono verificarsi episodi devianti, a volte fraudolenti.
Come quello della "memoria dell'acqua", che avrebbe voluto dare una giustificazione molecolare all'omeopatia, che, tra le medicine "alternative" è, forse, la più popolare.
Ma, apprende il lettore, l'aspetto caratteristico della Scienza è che tutte le devianze, presto o tardi, vengono a galla e irrimediabilmente abbandonate.
Ciò contrasta con quanto accade con le pseudoscienze e con le cosiddette scienze alternative: qualunque sciocchezza queste dovessero sostenere, essa non verrà mai accantonata.
Le pseudoscienze offrono solo certezze, a priori, immutabili, assolute, e rifiutano il dubbio che, invece, costituisce, della Scienza, la forza
.
Un dubbio che, si badi, non bisogna commettere l'errore di sostituire con una finta certezza.